"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

venerdì 10 giugno 2011

Tratto dal romanzo "Occhio della Dea" di Muscolino Stefano G. (Arkavarez) -IL MITO DI NAOUSSA-

Si chiamava Naoussa ed era un possente drago che abitava su una montagna nel centro di un isola. Il drago possedeva un'apertura alare di trentotto metri, un dorso fatto di svariati colori e decorazioni, la sua coda era lunga venticinque metri ed era piena di punte affilate. Due enormi gambe e braccia, le sue mani avevano artigli, la sua testa non diversa da quella di un iguana, aveva due corna sul naso e quattro sulla testa da cui partiva una lunga criniera rossa che scendeva sul suo corpo variopinto. La sua dentatura era possente e come un vulcano, gettava fiamme a ogni suo respiro.

La sua casa era la grotta Iguanaboina, un luogo freddo e inospitale, e dove la vegetazione già non cresceva più. La grotta era enorme e tuttavia ben riparata dal vento e dal freddo, il suo letto era una immensa distesa di pepite d'oro e pietre preziose.

Le vicine tribù erano situati sulla stessa isola e vicino le spiagge, e ce ne era una anche sotto la montagna. Non abbastanza lontani per il drago. Egli era intelligente, attaccava unicamente le tribù indifese, con pochi uomini dotati di arco o lance, evitando di mettere in pericolo la sua esistenza.

I suoi attacchi erano casuali e imprevedibili, cosi' nessuno era mai pronto al suo arrivo. Il suo scopo era cibarsi e arricchirsi, e nel tempo libero giaceva in mezzo al suo tesoro, lodando se stesso e la sua grandezza.

Una ragazza dal nome di Aurora, era stata ceduta come schiava a causa della sua enorme bellezza, da un capo tribù che sottomise gran parte della popolazione circostante. Aurora aveva un taglio particolare degli occhi color nocciola, i suoi capelli castani erano lunghi fino al sedere, li teneva legati da dei lacci, che li rialzavano di circa dieci centimetri sopra la testa e poi li facevano scendere giù dalle spalle. Liscia, senza cicatrici e senza rughe era la sua pelle scura come il carbone.

Il suo viso era molto fine e sempre irradiato da un profondo sorriso, aveva labbra scure. Era di altezza media e aveva una corporatura snella ma non troppo, sui suoi polsi teneva una lunga serie di braccialetti fatti con piccole conchiglie e lumache di mare, attraversati da un laccio di liana. Sul collo teneva un quarzo bianco trovato in spiaggia e legato a un laccio di cuoio.

Il suo vestito era una gonna fatta di foglie e di lacci, con una corda e due noci di cocco, si copriva il seno. Tuttavia appena venduta dal padre e presa in consegna la spogliarono nuda e la colorarono con le tinte più pregiate, dipingendo ideogrammi molto elaborati e di grande bellezza. Anche i suoi capelli vennero profumati con essenze di piante aromatiche, e per abbellirla vennero legati fiori nel capelli e una coroncina di fiori intorno al collo.

Il capo tribù aveva un piano ben preciso: corromperò il drago con il tesoro della tribù e con una graziosa donna, cosi' potrà attaccare le tribù vicine e le eracle vicine, al fine di dominare tutto.

Cosi' il giorno seguente, la ragazza aveva viaggiato per quella trista terra dominata dalla paura e dal drago,in direzione della grotta Iguanaboina. Pensava che il drago fosse malvagio e che l'avrebbe mangiata, probabilmente insieme ai suoi nuovi padroni e preso dalla furia, si sarebbe poi scagliato contro quella tribù, facendo strage di innocenti. Quella notte però a avuto un sogno. Era tornata bambina e se ne stava sulla spiaggia, cercava sua madre di cui sentiva la voce ma non riusciva a trovarla. Quella voce sembrava provenire da ogni lato e lei non capiva cosa stava succedendo. Quando aveva rivolto gli occhi verso l'orizzonte, era stata affascinata da uno spettacolo incredibile sopra il mare.

Sembrava da poco alba e il sole era davanti a lei, era incredibilmente grande e irradiava di un colore rosso, i suoi occhi non bruciavano a guardare nel suo interno. Improvvisamente un parte del sole aveva incominciato ad oscurarsi e quella chiazza di oscurità era diventata sempre più larga, aveva riconosciuto la luna in quell'ombra che passava davanti al sole.

Il mare aveva incominciato ad agitarsi e i gabbiani facevano delle profonde urla, volando in modo sempre più disordinato. La voce di sua madre che gridava Aurora, diventava sempre più profonda, lei incominciava a spaventarsi poiché il cielo chiaro e limpido, era diventato buio davanti a quel disordine di rumori. La luna si era sovrapposta completamente al sole, combaciandosi in maniera perfetta.

Dalla sovrapposizione della luna e del sole rimase un cerchio fatto di luce nel cielo, risultato di quella unione. Al risveglio la donna era rimasta profondamente colpita da quel sogno.

Arrivarono alla grotta, l'aria era molto fredda e si sentiva gocciolare l'acqua giù dalle stalagmiti di quella caverna, improvvisamente addentrandosi si trovarono davanti a quella maestosa figura dragonica.

Bowaki che era il capo tribù, aveva ordinato di abbassare gli archi e le lancie, e di posare davanti a lui le ceste. Poi offrì anche Aurora. Il drago era rimasto silenzioso e incuriosito a guardare, senza mostrare alcun sguardo amichevole, anzi il suo sguardo stava diventando sempre più crudele.

Bowakie: O possente drago! Re dell'aria! Re del fuoco! Io, tuo umile schiavo vengo a portarti un dono di pace! Io sono Bowaki della tribù sottostante! Queste ceste contengono perle e frutta, infine insieme ad esse vi portiamo una vergine, osservate l'incredibile bellezza di questa affascinante fanciulla, se mi permettete desidero illustrarvi.....

Drago Naoussa: No!! Taci bestia! Quella lurida femmina con quel rozzo modo di camminare non ha nulla di bello! Ma a parte ciò non ne ho bisogno poiché sono un drago e non un uomo! In quanto a vostri doni, ne avrò buona custodia ma non posso dire altrettanto delle vostre teste, ho fame e mi venite a proposito. Non so per quale motivo siete saliti fin qua su, ma non posso permettermi che una tale cosa si ripeta. Se prendete confidenza a venirmi a cercare, potreste trafugarmi il tesoro in mia assenza. Ad ogni modo grazie per avermi detto di dove sei, ora insegnerò alla tua gente a non cercarmi più, trasformerò la tua squallida tribù, una distesa di cadaveri!!

Il drago si era precipitato contro Bowaki e contro gli altri mentre la donna era fuggita verso l'esterno della grotta , dietro di lei le urla dei suoi accompagnatori. Era spaventata a morte ed il suo orrore era comprensibile. Il drago aveva trovato invece quella scena divertente e poi raggiunse Aurora

Aurora: Ti prego! Pietà! Sono stata forzata a venire qui, io non volevo!

Drago Naoussa: Non sono incline alla tua richiesta di pietà!

Aurora: Nobile drago, ho avuto un sogno, ti prego ascoltalo!

Drago Naoussa: Sapessi quanti ne ho avuti io....

Aurora: Credo che sia importante! Cosa significa quando il sole e la luna si uniscono?

Drago Naoussa: Tu vaneggi! L'emozione ti ha resa pazza ma non aver paura, fra un attimo il sole e la luna non saranno più un tuo problema!

Aurora: Nobile drago, ti supplico! Prima di uccidermi dimmelo, credo sia molto importante!

Drago Naoussa: Dici una cosa senza senso, sole e luna non possono sfiorarsi! Come possono unirsi? Quello che dici è follia!

La donna piena di lacrime, aveva continuato a supplicare il drago ad ascoltare il suo sogno prima di ucciderla e incuriosito dalla sua richiesta, lui le aveva dato il permesso di parlare. Si era asciugata le lacrime e si era messa a raccontare il sogno. Il drago aveva ascoltato il suo racconto in silenzio, appena aveva finito , il drago era rimasto un po' a riflettere e poi aveva incominciato a spiegare.

Aveva spiegato che il pianeta su cui camminiamo, non è una lunga distesa piatta ma ha una forma sferica, da cui è impossibile cadere verso il basso perchè ci sono in moto delle forze che e' l'attrazione fra le masse, esse spingono le cose verso il centro del mondo.

L'ordine naturale delle cose è così perché senza gravità, nulla di quello che vediamo è possibile. Attraverso questa attrazione di masse, aveva spiegato, che il pianeta su cui abitiamo ruota anche intorno a una enorme stella, chiamata sole e insieme ad altri nove mondi senza vita , alcuni più piccoli e alcuni più grandi, alcuni più lontani e alcuni più vicini al sole, ma in nessun caso potevano toccarsi gli uni con gli altri.

A differenza del mondo che ruota intorno al sole, la luna invece ruota intorno al mondo ed e' una palla di materiale roccioso, come gran parte dei altri pianete e tutte altre lune che esistono. E' molto più piccola della terra e anche se apparentemente assomiglia alla grandezza del sole, essa ruota tredici volte più velocemente intorno al mondo rispetto al mondo intorno al sole.

La causa delle fasi lunari che la rende piena o vuota, e' causata dall'ombra del pianeta terra davanti al sole. Succedeva perché il sole faceva luce nella parte opposta si ha la notte che e' una semplice mancanza di luce, la luce della luna invece e' solo il riflesso di quella del sole.

La luna che sebbene non si vede, non è assente. Spiego' che esiste un rarissimo fenomeno, che lui ha veduto solo alcune volte: quando la luna raggiungeva le stesse coordinate del sole e si combaciavano, davano vita all'anello di luce chiamato eclissi solare , quello del suo sogno.

Aurora era rimasta impressionata dalla sapienza del drago, lei ignorava la reale natura del mondo e mai immaginava che tutto era un gioco di sfere che galleggiavano nel vuoto. Ma ancora non capiva il significato del sogno , che senso aveva sognare un eclissi?

Il drago abbastanza spazientito ha ricominciato a spiegare. Diceva che durante il riposo la testa che contiene l'organo mentale non si ferma anche se riposa e continua a creare pensieri manifestandoli in sogni. Ha Spiegato anche che la natura dei sogni avvolte avviene da percezioni più sensibili nella realtà e che durante il giorno non abbiamo prestato attenzione oppure ne abbiamo prestata troppa in caso di una situazione che crea paura.

Avvolte si manifesta nel sogno, è un ripercorrere di qualcosa che abbiamo percepito, o che non abbiamo ricordato e oppure non abbiamo razionalizzato. Questo prende vita facendo associazioni di immagini, suoni e concetti che seguono un ordine discontinuo e irregolare come il movimento naturale degli animali e degli esseri umani.

Se tale mente vive alla tendenza di un ordine restrittivo e statico, è elementare vedere questo insieme o sogno come una cosa pazza. Il drago ha spiegato che il sogno e' frutto solo della mente, probabilmente perché ha avuto momenti particolarmente forti e presuppose l'eclissi sognato una probabile causa di una mente umana agitata.

La donna era rimasta profondamente colpita anche da questa spiegazione, tuttavia non si convinse, pur sapendo cosa sono i sogni ancora rimaneva capire il significato di tutto il sogno. Il drago ormai stufo di raccontare e ascoltare le sue domande l'aveva presa e la colpita violentemente contro una roccia. Il colpo la sfregiò nel viso e le fece perdere un occhio , divertito di ciò l'aveva afferrata e se la era portata vicino alla bocca.

Drago Naoussa: Credo che sia tempo di dormire e senza fare sogni femmina! Io sono il re, il più potente, quello che vive di più, quello più ricco, quello più intelligente, quello più famoso, quello più alto, quello più anziano, quello più abile, quello più bello e quello più furbo. Io sono in tutto più grande e tu squallida creatura, debole e ignorante sei! Una cosa inutile intorno al mio enorme potere!! Nulla tu poi! Sei cosi' fragile e stai per morire dopo un colpo tirato con la forza di una carezza e dopo averti spalancato quella mandibola con la mia sapienza! Vergognati di quanto tu sia debole lurida creatura!!

Aurora: Credo di aver capito il sogno!

Drago Naoussa: Non dai tregua alla tua debole mente di capire! Forse non hai capito che non siamo nei tuoi sogni e che tu stai per finire nel mio stomaco a far compagnia ai tuoi otto amici?

Aurora: Nobile drago credo che nel sogno io sia la luna e tu il sole
Il drago udendo quelle parole era scoppiato a ridere....

Aurora: Io sono molto piccola come te dici e non posso che essere la luna che ruota intorno alla terra, mentre tu sei immensamente più grande e sei certamente un sole luminoso.

Drago Naoussa: Io mi chiedo invece perché continuo a lasciarti parlare, nemmeno in punto di morte riesci a dire qualcosa di razionale.

Aurora: Pero' per quanto io sia piccola e tu sia molto più grande di me, ci siamo ugualmente incontrati.

Drago Naoussa: Si, per farmi da spuntino!

Aurora: E ci siamo uniti in un unico punto, siamo diventati un unica cosa.

Drago Naoussa: Certo, appena ti avrò digerito!

Aurora: Siamo due cose diverse ma ci combaciamo perfettamente perché io riesco a coprirti e tu riesci a coprirmi. Non siamo diversi perché quel cerchio di luce lo creiamo insieme, io e te siamo perfettamente uguali in fondo. Se dimentichi che io sia una donna e tu un drago, non c'è alcuna differenza fra me e te! Non c'è differenza fra me e te poiché in fondo tutti facciamo esperienza dallo stesso mondo e dagli stessi sentimenti. Siamo tutti uguali, non c'è forte e debole, non c'è intelligente e stupido, dove' la divisione? Siamo noi che ci dividiamo in base a quello che pensiamo sia diverso, ma è da questa divisione che creiamo conflitti, perché se giorno e notte riescono a essere la stessa identica cosa perché non riusciamo a essere uniti da uno stesso legame?

Drago Naoussa: Mi mandi in tilt! Ma di che cosa stai parlando?


Aurora: Io mi sento unita a te drago anche se mi hai fatto del male, come lo ha fatto mio padre vendendomi in schiava, come quei servi che hanno abusato di me, come il capo tribù che mi ha mandata a morire da te e mi ha trascinata qui. I-i-io non vogl-voglio male a nessuno drago! Neppure a te! So' che nel profondo tu sei lo ste-stesso cerchio di luce come lo so-sono io. Io sono una piccola luna ma davanti a me c'è la lu-lu-luce del so-sole, mentre tu sei il sole e davanti a te c'è la tenebra, ma siamo la stessa cosa, veniamo dallo stesso mondo... si-sia-siamo lo stesso cerchio di lu-luce. Ti voglio be-ne fratello mio.


Aurora aveva accarezzato il drago sul naso e gli aveva sorriso. Il Drago era rimasto profondamente ferito da quelle parole che non aveva avuto il coraggio di ingoiarla , ma piangeva per il male che le aveva fatto. Si era strappato un occhio che aveva preso la forma di una piccola gemma, affinché la donna lo poteva mettere al posto dell'occhio perso e diventare una sua simile. E come lui , lei aveva avuto le ali. Volarono via insieme, diventando inseparabili come il giorno e la notte.


Muscolino Stefano G. (ArKaVaReZ)....  


3 commenti:

  1. Bella l'immagine che hai usato per presentare il quel racconto amore. Mi piacciono le modifiche che hai apportato al racconto, ora lo trovo molto più bello :) Continua cosi...

    RispondiElimina
  2. ^_^ Bello il paragoni dualistici sole-luna, drago-donna, grande-piccolo. Ben riuscito. Sa solo un pò di vecchio stile. Comunque è OK!

    Simpatico anche il tuo nick!

    RispondiElimina
  3. Lo sapevo che eri te! Ti volevo mandare un saluto e uno anche da mio fratello. Fatti sentire ogni tanto!

    RispondiElimina