"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

mercoledì 1 giugno 2011

Ero lì

Siamo partiti dalla valle che era quasi l'alba. L'aria era fredda, ma il cielo era sereno, poche ore ancora e il caldo si sarebbe fatto sentire.I tedeschi sbuffavano,arrancavano sulla strada sterrata, non erano abituati a quelle salite, si asciugabano la fronte. Io li guardavo e sorridevo, vederete tra un po come si suda, pensavo.Il comandante delle SS invece aveva il passo svelto, si capiva che era un uomo di montagna. Era un ragazzo, non avrà avuto più di trent'anni, lo sguardo gentile. Si è avvicinato e mi ha chiesto ancora una volta se fossi certo dell'informazione. Ho detto si, sicuro, sono lì sopra.
A pochi chilometri dal paese siamo passati davanti alla casa di Luigi, il vecchio farmacista del paese. Era lì sulla porta, mi ha guardato come fossi un cane e mi ha chiesto casa stavo facendo, dove li portavo. Vai dentro casa, vai dentro casa per favore, ho risposto.
Non si è mosso da lì, mi ha fissato e mi sono sentito il suo sguardo sulla nuca sino a che non siamo spariti dietro la curva.
Siamo arrivati a Sant'Antonio che era mattina presto, i tedeschi hanno circondato il paese, senza fare rumore. Io ho appoggiato il fucile ad un albero e ho detto che mi fermavo li. Il Capitano mi ha puntato la pistola contro e ha detto, no, tu vieni con noi.
Nel paese mi avevano detto si nascondevano non più di dodici , tredici partigiani. Ma i tedeschi non li hanno trovati. Erano andati via, fuggiti nei boschi. Nel paese solo donne, bambini e anziani. Li hanno uccisi tutti. Li rastrellavano, li chiudevano nelle stalle e poi li facevano saltare con le bombe a mano. Giravano casa per casa e sparavano. Mi girava la testa, sono entrato nel fienile dell'Umberto, il muratore, quello che mi aveva messo a posto il tetto l'anno prima. Era lì, con le mani alzate e io gli ho sparato. E finito sulla catasta di legno, poi è scivolato giù e non si è più mosso. Il Capitano era dietro di me, mi ha detto bravo, adesso finisci il lavoro. Ho detto si, va bene, e ho dato fuoco a tutto.

4 commenti:

  1. ..lettura consigliata: "L'ombra nera del fascismo" di Gianni Oliva.

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  2. Come già detto, mi piace davvero molto. Insisto, se posso: prova ad allungarlo, perché incuriosisce davvero tanto.

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  3. ''notte a sab severo'' di cisco e la casa nel vento''
    E alla propaganda esaltata
    Che assicurava grandezza
    Dove grandezza non c'era.

    Ma i tedeschi che sparavano
    E gridando distruggevano
    E le donne che imploravano
    I bambini che piangevano
    E le case che bruciavano
    Ed i fuochi divampavano
    E le donne che imploravano
    I bambini che piangevano.

    Noi, saremo soli
    A portare la croce e la storia
    Noi, saremo soli
    Contro uomini senza memoria.

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  4. La guerra rende leciti gli istinti peggiori dell'uomo e le azioni più vili

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