"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

mercoledì 8 giugno 2011

in viaggio con voi





Pronte si parte? Stiamo andando al mare io la Anna e Viviana.Che meraviglia!Una fuga dalla realtà.Cosa vorresti. di più?Nulla.
Si noi tre siamo esplosive, un fiume piena, quante chiacchere e risate.Andrà bene, mi divertirò ne sono sicura.
Anna è una leonessa, ti dà una zampata ti prende per i capelli, ti morde sul collo e poi va via pacifica e sicura  che il suo affetto ti è piaciuto.Viviana è una cerbiatta spaventata, da tutto quello che ha visto e sentito.Vorrei prenderle la faccia e dirle che lei è fantastica che non c'e' niente che non può fare e che nessuno mai la potrà sbranare.
Ragazze abbiamo portato tutto? Ci dice Anna frizzante come un spumantino.Tutto cosa dico io? Che ci serve oltre a noi stesse? A tutta la vita che abbiamo dentro, a quello che so e che ti racconterò, al tuo sguardo, ai tuoi passi vicino ai miei.
Tutto il viaggio tre voci  inarrestabili, Viviana ci racconta del giorno che ebbe inizio il suo pianto.Fu quando suo marito serafico quattro anni prima le disse "io non ti amo più".Non se l'aspettava quella pugnalata nello stomaco e iniziò a sanguinare.Lei però lo racconta come se non fosse capitato a lei, con un distacco che nasconde la voglia di convincersi che ora sta meglio, che è tutto superato, lui si è risposato e ora ha anche un bambino.Ma và a vaffanculo invece! Io sento che lei vorrebbe dirgli questo al suo ex marito,  ma un vaffanculo è faticoso è uno sfogo della rabbia,  è un urlo e lei non ce la fà.
E' una cerbiatta che saltella apparentemente felice, con gli occhi grandi e spaventati, con la paura folle di amare ancora e di strapparsi ancora le budella.Corre e si guarda indietro e vede un bosco verde magnifico i suoi figli che cantano tenendosi per mano, ma poi  tutto si tinge di rosso, il fuoco avanza verso di lei, e lei corre corre velocissima, portandosi via i bambini che stringe nelle mani.Ora ce la faccio pensa, non moriremo.
Anna ruggisce, i racconti di Viviana la irritano, non riesce a stare con lei senza commentare, senza dire quello che c'e' da fare e che non si è fatto, a volte le taglierei tutti quei capelli così neri e prepotenti.
Ma lo so che il suo affetto è così, si esprime nei consigli di chi non sa niente come lei.
Lei non sa ,come me cos'è la fine di un amore importante, quello che pensavi per tutta la vita.
L' abbandono.
Pensa però di sapere trovare la soluzione giusta, il meglio per ritornare a vivere.Non capisce che solo quando sei cascata dentro fino in fondo nel pozzo nero, puoi chiederti cosa potresti mai fare per uscire di lì.
Anna vive sicura di trovare sempre la strada migliore, di capire sempre tutto ciò accade, la causa e l'effetto per lei sono sempre fenomeni chiarissimi, interpretabili.
Un pò mi annoia e un pò la invidio.Non le tremano mai le gambe a Viviana, non si fa mai venire un dubbio lei.Forse così è più semplice.Poi mi racconta che ha partorito due figli  con taglio cesario per paura del parto, che non si farà mai un buco al lobo dell'orecchio perchè le fa impressione, che non usa le lenti a contatto perchè  potrebbero rompersi e rovinarti la cornea, lava la carne e qualsiasi cibo e le albicocche con il detersivo.
Sento il contrasto tra la sua imponente apparente sicurezza e la fragilità e le paure della sua anima, paura di quello che potrà accadere, che potrebbe deluderla e farla soffrire.
Paura di soffrire.
Inevitabilmente parlo di me e anch'io ho paura, semplicemente di vivere, e non è pessimismo, è la percezione che nulla è prevedibile, che qualcosa ti renderà felice soprattutto se inaspettato,  e qualcosa o qualcuno ti picchierà per farti piangere.
Amiche mie, tocco il vostro cuore, ho sentito che batte con un ritmo regolare, è rosso e grande come il nostro desiderio di amare e questo ora mi rende felice, nonostante noi.

3 commenti:

  1. A Viviana: e urlalo questo: mavaffanculo! :-)

    Mi è piaciuto il viaggio "nelle tue amiche"-

    Fra

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  2. "Non capisce che solo quando sei cascata dentro fino in fondo nel pozzo nero, puoi chiederti cosa potresti mai fare per uscire di lì".

    Questa frase mi è rimasta in testa più delle altre.
    Bello veramente :)

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  3. Tutt'altro che una fuga dalla realtà, questo viaggio!
    Proprio bello, Manu.

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