"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

mercoledì 29 giugno 2011

Tratto da Le Beatrici di Stefano Benni

Lui - Dove sono gli occhi tuoi neri,
e il profilo tuo da Dea,
mi consumo nell'idea,
di poterli riveder.

Lei - Sono azzurri ora i miei occhi,
poiché ho le lenti a contatto,
ed il naso l'ho rifatto,
deh riconoscimi o mio amor.

Lui - Piû non vedo la tua bocca
piccolo biocciolo di rosa
che baciavo voluttuosa.
E il tuo virginale seno
che tenevo in una mano
or mi sembra assai più grande
quattro volte crebbe almeno.

Lei - Oh mi turba quel ricordo
ma son io sempre la stessa
la mia bocca è un po' più grossa
ed il seno mio trabocca.
Mi cambiò il silicone
ma non cambiò mai la mia passione.

[cantano] Oh, il nostro amor non invecchierà [mai
e insieme a lui non invecchieremo noi
anche se non so più chi sono
e non so più chi tu sei.

Lei - Il to cuore batte in petto,
del tuo ardore sento il suono
ma non riconosco il tocco
della tua virile mano.

Lui - Il mio cuore vecchio e stanco
subì un abile trapianto
e la mano non è mia
è sintetica, è una protesi.
Fu recisa in un duello
nel giardin di Fontainebleau
un chirurgo la riattaccò.

Lei - Oh destino sciagurato
così tanto ci ha cambiato.
Aspettando in speme e pianto
anch'io subii un trapianto
e cambiai tre volte sesso,
ma il mio amore per te è lo stesso.

Lui - Oh destino sciagurato
così tanto ci ha mutato.
Più nasconderlo non posso
ti dirò la verità.
Il tuo amore no, non sono
Il tuo amor morì soldato
ma una goccia del suo sangue
fu clonata ed io son nato
copia esatta e replicante
del tuo antico dolce amante.
E l'amor restò uguale
non respingermi anche se
io non son l'originale.

Lei - Questa verità segreta
il mio cuore indora e allieta
Neanch'io son la tua amata
ma una copia assai riuscita.
Lei la tisi consumò
io polmoni non ne ho.
O mio ben fai ciò che vuoi
con i materiali miei.
Il mio cuore tuo sarà
ai voleri tuoi mi arrendo
io ti giuro fedeltà
ecco il mio telecomando.

[insieme] il nostro amor non invecchierà mai
e insieme a lui non invecchieremo noi.

[lei inizia a perdere la voce, come se le si scaricasse la pila, come un disco a trentatré giri]

Lui - Mimì... Violetta [al pubblico] la pila non le lascia... che poche ore...

Lei - Amore... muoio... mi scarico... maledetti!
Povera vita mia,
ero ancora in garanzia.

1 commento: