"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

giovedì 23 giugno 2011

triste poesia n.1


La pigna che in virtù della forza di gravità
cadde dall'albero verso il prato sottostante
colpendomi in fronte mentre pisolavo beato
la tengo riposta nel comodino.

Questa notte quando verserai
in quello stato comatoso che tu
comicamente chiami sonno
te la scaglierò in testa.

Una volta sveglia ti dirò:
senti questa moltitudine di grilli
che da una settimana,tutte le notti
rompono i santissimi baiocchi?

avere tra le mani una doppietta
gli avrei già sparato, ai grilli
ai passeri, agli scoiattoli
e a te che mi hai portato in campagna.

già sarei fuggito da questo incubo
lasciandoti in balia dei mosconi
ma un cinghiale di enormi dimensioni
adagiato sul cofano della mia fiat 500

comprata con rate mensili di euro 670
grugnisce e sorride
soddisfatto del danno che mi infligge
moralmente ed economicamente

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