"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

mercoledì 15 giugno 2011

bambini





Eccomi qui aha,
che bello ora posso dire quello che voglio e non me ne frega niente se qualcuno di voi si sentirà chiamato in causa, se provate a dire qualcosa vi tiro in faccia tutto quello che trovo su questo palco anche le sedie, i tavoli..tutto.
ODIO tutti quelli che pensano di poterci fare quello che vogliono con i bambini che non si ricordano mai ma proprio mai come erano loro da bambini.
ODIO chi pretende che siano bravi in tutto che siano dei modelli per gli altri, e a quelli che poi li ricattano paragonandoli a qualcuno, magari un loro coetaneo, un cugino, il figlio del vicino o chissà che cazzo ancora.
Ma vogliamo lasciarli in pace questi bambini?ma vogliamo che crescano sereni e che possano capire attimo dopo attimo quello che sono le loro attitudini, gli interessi e che possano tranquillamente dedicarsi a questi?
E perché sono sempre stata paragonata al mio fratello maggiore?Lui si che era perfetto, che era buono, che si faceva picchiare per una marachella, che apparecchiava e sparecchiava, che non rispondeva mai e poi per non farmi mancare niente,  era anche bravo a scuola.
Le professoresse dicevano che era vivace ma intelligente e servizievole; io invece no. Ero vivace, ero brava a scuola ma..non volevo aiutare la mamma, non volevo salire dal cortile quando gli altri erano ancora giù a giocare, prendevo le botte ma rispondevo e le dicevo “tanto non mi fai male, non mi fai niente” e poi mi nascondevo e piangevo, cazzo quanto piangevo.
I bambini sono le persone del futuro quelle che poi vi rigano la macchina così per ridere con l’amico, vi danno un bel pugno in faccia se reagite alla loro maleducazione, sono quelle teste di cazzo che trascinano i neonati nei centri commerciali, ma sono anche quelli che se possono vi aiutano e che vi dicono con un sorriso “grazie”.
I bambini siamo tutti noi, con tutte le frustrazioni con tutte le sfighe e le fortune ma anche con dentro tutto il rispetto che ci è stato donato ed il rispetto che ci è stato negato.
E quindi detto questo “Vogliamo amarli i nostri bambini per come sono?e non per quello che ci piace che siano? Amarli soprattutto come vogliono essere amati. Non come noi vogliamo e pensiamo sia giusto amarli”.




5 commenti:

  1. quasi un invettiva. Si sente che ti è venuta fuori di getto. Imperfetto, ma forse per te,necessario.

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  2. chi sei?
    mi conosci? perchè dici per me?

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  3. so chi sei, ti voglio tanto bene ma dimmi perchè è imperfetto.

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  4. Un frammento di vita vissuta. Molto intenso! Dico carino perchè mi piace l'idea con cui è stato scritto. Mi piace anche l'ideale trasmesso. Ci sono termini che consiglio di non usare in un testo. "teste di c..." o altre parole. Sinceramente, abbruttisce il testo e ci sono persone che badano alla terminologia.
    Un testo è importante trasmetterlo a chiunque.

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  5. Grazie per il tuo commento sincero.
    A presto
    Manu

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