"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

martedì 22 marzo 2011

Incontro Berlusconi

Questa mattina stavo ritornando da una notte di bagordi con tre cavallerizze del Circo Togni, quando sento dei colpi di fucile provenienti dal parco vicino a casa mia.Entro e ti trovo il Silvio Berlusconi con un fucile in mano intento a sparare alle papere. Avendo avuto una storia d'amore lunga e tormentata con una di quelle paperelle mi sono sentito in dovere d'intervenire.
“ Silvio! Ma cosa fai, ti sei ammattito?”
Il Berlusconi mi guarda come se fossi Fini, imbraccia il fucile e me lo punta addosso.
“Fermo, non sparare! Sono Rosco!” urlo terrorizato.
“ Sei un Finiano! Ti sparo!” dice lui, tutto incazzato
“Ma cosa dici. Io sono un uomo di sinistra” Rispondo. Berlusconi fa un sospiro di sollievo e abbassa l'arma. “Meno male. Pensavo di essere in pericolo” dice asciugandosi la fronte con un fazzolettino, da dove spunta un tampone col fondotinta.
“Perchè spari agli animali del parco? Lo sai che è illegale?” dico, indignato.
“ Certo che lo so, se no che gusto ci sarebbe? “ Dice il Berlusca, che è uno che non le manda a dire.
“ E io ti denuncio!” Esclalmo, neanche fossi Di Pietro.
“Non puoi, perchè due minuti fa ho cambiato la legge e da adesso tutti possono sparare a tutto quello che vogliono. E' una legge che ho fatto per fare contenti quelli della Lega. Hanno tutti quei fucili pronti per la secessione, che se non glieli faccio usare un po', capace che si rovinano. E poi li devono ricomprare”
“ Così l'economia gira” dico io, da grande economista. Poi vinto dalla curiosità gli chiedo come mai è proprio venuto nel mio paesello a sparare al parco. Non poteva andare a casa di Calderoli, che ha la villa piena di animali esotici?
“ Sono venuto qui per distrarmi un po'. Con questa storia della guerra, tutta questa tensione, non riesco a organizzare una bella festicciola come si deve. Già ho i miei problemi, ci si doveva mettere pure Ghettafi a rompere i coglioni. Meglio non pensarci. Dimmi, non è che per caso sai dove posso trovare un po' di gnocca?”
“Pagando?” gli chiedo.
“Ma che dici? Io non pago mai!” e intanto mi fa l'occhiolino, il furbetto.
Dato che io Berlusconi lo schifo sia umanamente che fisicamente, decido di andarmene a casa e lasciarlo solo con i suoi pensieri( che a dire il vero è solo un pensiero fisso e inizia per F.) Poi mi viene in mente una cosa, ritorno indietro e gli batto con la mano sul coppino.
“Silvio, ma dimmi un po', non ti vergogni mai di quello che dici?”
Berlusconi ride di gusto, guardandomi come fossi la Bindi. Mi vengono in mente cose che mi farebbero passare anni in carcere solo a dirle. Lui dopo aver smesso di ridere si alza sulle punte delle scarpe e mi da delle pacche sulle spalle.
“Sei proprio un comunista. Siete tristi . E invece quelli in platea si sbellicavano dalle risate!”
Decido di andarmene, tanto non ci arriva proprio. Sto per entrare in casa quando nascosto dentro una Simca verde vedo Bersani. Ci conosciamo perchè da giovani andavamo a caccia di rane insieme. Poi abbiamo litigato per una questione di donne e non ci siamo parlati più.
“Bersani! Che ci fai qui?” gli dico sorpreso.
“Sto spiando Berlusconi. Voglio vedere se fa qualche passo falso, così lo dico a Casini e a Fini e ci mettiamo insieme e facciamo la grande coalizione e lo mandiamo a casa!”
“Ancora con questa storia!” sbuffo demoralizzato. Bersani è una brava persona, ma non a ancora capito che quello si compra tutto il parlamento e governa per altri trecento anni. E se dovesse cadere vince di nuovo le elezioni, con un'opposizione così.
“Bersani, invece di perdere tempo con queste cose, perchè non la smettete di litigare e vi fate da parte, voi dirigenti preistorici?” dico queste cose perchè un po' gli voglio bene ( anche se durante la discussione sulle donne mi ruppe un'ombrello in testa. Tra l'altro un ombrello rarissimo proveniente dalla collezione privata di Mary Poppins.)
Bersani mi guarda come fossi Veltroni. Poi si gira dall'altra parte e finge di dormire, cosa che gli viene benissimo.
Depresso entro a casa e mi accendo una sigarettona a base di prodotti altamente illegali. Poi vado a dormire, sperando sia stato tutto un sogno.

Quando mi sveglio 12 ore dopo, scopro che non è così.

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