"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

martedì 5 luglio 2011

La signora dei venti di Muscolino Stefano Giovanni

Eccola, finalmente! Per più di venti minuti abbiamo corso sotto quell'orribile temporale e la nostra lanterna per miracolo è riuscita a restare accesa. Ci siamo infilati sotto dei palmeti, riuscendo solo in parte a restare indenni dall'acquazzone. Il mare era orribilmente agitato e già mi sgomentavo che questa missione poteva iniziare male! Mentre ci eravamo radunati sotto le palme, mi ero consigliato con i miei compagni.
Jacinto: Dannazione! Questo tempo sembra non darsi pace! Le furia del vento sembrano voler travolgere contro di noi anche la sabbia bagnata! Siamo sicuro che quello che ti ha dato il lavoro è rimasto alla costa ad aspettarci?

Pablo: Sicuro! Magari lo troveremo ad aspettarci con delle bellissime donne indigene, pronte a metterci una corona di fiori intorno alle gole e con delle foglie di palme a sventolarci per non farci sentire caldo! Hehehehe!!

Josè: Diamoci una mossa!! Non ho voglia di prendermi la polmonite!

Pablo era il solito idiota! Mi veniva solo voglia di prenderlo a calci per le ennesime cretinate! Non lo sopportavo, sopratutto varie volte ha fatto battute alla mia fidanzata che ho trovato di pessime gusto. Gridai a Pablo di tacere e diedi ragione a Josè, infatti era meglio darsi una sbrigata. Il dubbio di Jacinto era legittimo! In effetti avevo dubbi anchio che con questo tempo, fossero rimasti ancorati vicino alla spiaggia. Di sicuro si saranno allontanati per non essere travolti dalle onde. Il vento ci trascinava ovunque mentre la pioggia cadeva inesorabilmente sulle nostre teste, non avevo mai visto una tempesta più brutta di questa. Gridai di darci la mano e di restare uniti! La visibilità in quei palmeti era peggiorata tanto che non ci vedevamo più nulla! Lentamente ci avvicinavamo a quello che sembrava una luce in mezzo al mare, saltellava letteralmente sulle onde con quella tempesta! Pablo era scivolato e abbiamo aiutato tutti a farlo rialzare, con l'armatura a piastre che indossava e quella pesante borgognotta in testa, si muoveva con difficoltà.

Josè: Non per dire, ma la nave che dobbiamo raggiungere fa il rodeo sopra le onde!! Nemmeno il cavallo selvatico del mio zio Caspar saltella come quella nave! Come diavolo facciamo a salirci Pedro!!

Ero di fronte ad una scelta di vita o di morte. Mi guardarono negli occhi cercando una mia opinione. Lo sapevo che erano spaventato ma abbassando la testa, decisi che l'avremo raggiunta.... Sperando che non fosse la nostra fine.

(ArKaVaReZ)

1 commento:

  1. Belli tutti e tre i raccontini. Senti, perchè non provi a scrivere qualcosa di più attuale o moderno? Sono curiosa di vedere cosa viene fuori.

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