"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

giovedì 21 luglio 2011

Essere sexual adict nel Popolo delle Libertà. Il fai da te delle pratiche perverse.

Una mattina il Silvio Cavaliere si alza e va in bagno ad orinare ma dalla patta esce solo un incazzatissimo Russel Crowe che dopo avere intimato giù la mani dalle bambine ordina al mio segnale scatenate l'inferno. E l'inferno è, i muri spruzzolano piscia fanghicciando il belletto spesso e con voci da spettri posseduti formulano nefaste profezie elettorali, il Silvio Cavaliere si sveglia zuppo nel lettone di Putin con in mano il pene idraulico che ancora zampilla oro. Questa pratica di auto erotismo è detta pissing.
Dopo la siesta in villa con ottuplice piscina e vulcano frigo sottomarino il Silvio Cavaliere si tira su ma inciampa in una girl da paura con divisa da poliziotta cattiva tatuata sulla pelle nuda ed il ghigno da caimana perversa incollato sotto il naso appena rifatto. Il Silvio Cavaliere umiliato si sveglia a testa giù attorcigliato all'amaca, con il potente teleobiettivo di Zappadu ad altezza bacino di alcuni centimetri più dentro che fuori. Tali pratiche molto popolari presso i Boscimani e nell'Alto Lazio sono comunemente dette bondage e feticismo.

Dopo la consueta pennichella in parlamento il Silvio Cavaliere sbadiglia e compila la lista del lato b delle parlamentari di entrambe gli schieramenti con i relativi voti dalla somma dei quali risulta la schiacciante maggioranza del centrodestra. A furor di popolo passa l'Inutile Impedimento e il Silvio Cavaliere viene ricoperto dall'ermellino in una sontuosa cerimonia che spalma il suo sorriso a doppia dentatura su ogni teleschermo del nuovo Regno del Sole in Tasca. Ma sul più bello il Silvio Cavaliere si sveglia dolorante e torto nel banco di Montecitorio, con la lingua di Ignazio ormai penetrata in profondità attraverso la tromba d'eustachio, giù giù fino a leccare all'ano. Questa pratica leggendaria è sconosciuta in natura, ha molti nomi purtroppo tutti troppo spaventevoli ed estremi per essere pronunciati qua, ci limiteremo a ricordare che nei suoi aspetti superficiali può essere assimilata alla quasi innocua zoofilia.

Alle 4 di mattina dopo il sonno dei giusti seguito all'estenuante attività istituzionale colma dei gravosi cori con Apicella, dei festosi per fortuna Silvio c'è, delle vorticanti ragazze nude aggrappate ai pali lustri, appesantita dai blobbosi filmati con il Silvio Cavaliere, sempre ripreso dal basso, che sovrasta le più importanti personalità mondiali, sempre riprese d'alto, che racconta scipite barzellette su dio che a sua volta racconta inverosimili barzellette con bestemmia su di lui. Fino al G8 a l'Aquila, fianco a fianco all'abbronzato Obama, con il Silvio Cavaliere che troneggia su di lui di almeno quaranta centimetri, un po instabile invero sui trampoli che spuntano dal fondo dei pantaloni, fino a quando una scossa di assestamento lo fa crollare. Fortuna che Bertolaso già sul posto interviene con decreto d'urgenza e lo ponteggia e lo transenna subito. E' a questo punto che il Silvio Cavaliere si sveglia accanto a quattordici femmine nude tutte nipoti di Bondi, delle quali nessuno potrebbe mai sospettare i giovani anni, perché tutte dotate di un attestato di maggiore età firmato da Lele in obesa persona, perché a precisa domanda rispondono maggiorenne, perché tutte fornite di una lunga e posticcia barbe bianca da rabbino. Il Silvio Cavaliere si alza, s'incammina attraverso l'alcova a due piazze San Pietro ma mette il piede in fallo sulle tette rifattone ad effetto saponoso di una, perde l'equilibrio e finisce con il naso nell'incavo delle chiappe di un altra, ma non si sveglia, è già sveglio. Alcuni esperti sostengono che tale pratica sopravviva solo presso alcune isolate culture africane, altri affermano che essa è ormai dismessa e dimenticata, i più sostengono che non è mai esistita, che è solo una leggenda metropolitana se non una vera e propria barzelletta. Il suo nome è bunga bunga.

1 commento:

  1. un incubo non tanto incubo.
    Siamo un popolo di disperati

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