"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

mercoledì 20 aprile 2011

Il vizio di mio zio Umberto

Il parroco Don Gianni: un metro e 65.
Il vigile, signor Costantino: un metro e 72
La signora Cesira e il marito Gastone. Un metro e 57 lui, un metro e 55 lei.

Mio zio Umberto ha il vizio di andare in giro per il paese e misurare la gente. Lo fa da quando era piccolo, non si sa perchè. Se glielo chiedi, lui risponde con un “mah!”
Fosse scemo, uno capirebbe, invece si è laureato alla bocconi con 110 e lode. Adesso lavora nel comune del mio paese come geometra. Se vede qualcuno in città che non conosce gli si avvicina, tira fuori il metro e lo misura.
Se qualcuno gli domanda:“Ma cosa fa'!”luii fa la faccia seriosa e agitando una mano gli risponde “Lei non si preoccupi, che io sono geometra e se faccio così un motivo c'è”
Ma il motivo non c'è. Sarà una tara di famiglia, forse. Il padre di mio zio Umberto, mio nonno ( 1 metro e 88) per un certo periodo della sua vita aveva preso il vizio di catalogare le persone in base al loro numero di scarpe. Era venuto fuori che, su un campione di 1870 cittadini, il n. 42 di scarpa era quello che andava per la maggiore. Per gli uomini. Per le donne uguale. Nel mio paese, negli anni 50, le donne come minimo avevano il 42
Sembra una cosa incredibile, invece è tutto vero e Roberto Giacobbo ci ha fatto su anche una puntata di Voyager.
Comunque questo vizio, mio nonno, dopo un paio di anni se l'era tolto e la faccenda era morta lì.
In paese oramai mio zio Umberto lo conoscono tutti e lo lasciano fare. Quando lo incontrano per strada lo salutano:
Umberto, quanto sono alto io?”
E lui, pronto: “ Carletto l'idraulico, altezza 1 metro e 73!”
Non sbaglia mai. Preciso, è preciso.
Ultimamente sono sorti dei problemi, questo vizio gli ha preso la mano. Si è messo in testa di misurare personaggi famosi. Parte, sta via due tre giorni e quando torna ci aggiorna sulla sua lista:

Al Bano: 1 metro e 62
Il biondino dei ricchi e poveri: 1 metro e 75
Il mago Silvan: 1 metro e 68

Noi, in famiglia, abbiamo sempre pensato: meglio questo vizio, piuttosto che andare in giro per i bar a bere superalcolici e giocarsi tutti i soldi alle macchinette.
Come fa mio padre per esempio. Ma questo è un altro discorso.
Comunque un mese fa, mio zio Umberto è stato arrestato perché ha tentato di dissotterrare la salma di Padre Pio dal cimitero di San Giovanni Rotondo. E’ arrivato lì di mattina presto e con una pala si è messo a scavare. Dopo un paio d’ore sono arrivati due frati cappuccini e gli hanno chiesto che cosa stesse facendo:
Voglio vedere quanto è alto Padre Pio” a detto l' Umberto.
Te lo diciamo noi! È alto 1,64” hanno risposto i frati.
Non è per cattiveria ma non mi fido. Certi lavori è meglio farli di persona. Ho portato la rotella metrica , lasciatemi fare che in un attimo lo misuro”
I due frati cappuccini ( 1.88 uno, 1 metro e 51 l'altro) hanno cercato di convincerlo, ma niente da fare, mio zio si era impuntato e non voleva mollare né la pala, nè la rotella metrica. Sono dovuti intervenire i Carabinieri che lo hanno preso e portato via a forza.
Adesso è rinchiuso nel carcere di Foggia. Il direttore del carcere (1 metro e 78 ) ha fatto amicizia con mio zio perchè ha anche lui un vizio: pesa le persone. Il direttore del carcere ha questa fissa, va in giro con una bilancia elettrica sotto braccio, ferma la gente per strada e le pesa.
Prima però le fa spogliare, sennò il peso è sfalsato e non vale.
A Foggia questa pratica pare sia legale.
Per farla breve, lui e mio zio Umberto hanno fatto amicizia. Si sono messi tutti e due a prendere i carcerati uno per uno, misurarli e pesarli. In quel carcere ci sono 722 detenuti, più un centinaio tra guardie carcerarie, addetti alla mensa, addetti alle pulizie e roba varia. Hanno fatto i conti che per fare un lavoro fatto bene, ci vorranno almeno tre mesi, lavorando anche di domenica.
Tramite il suo avvocato, il Dott. Pasquale ( 1 metro e 79 per 94 chili) mio zio ci ha fatto pervenire questo messaggio:
Fatemi il favore di non rompermi i coglioni per i prossimi tre mesi che ho da fare”
Abbiamo deciso di rispettare la sua scelta. Lui è sereno e fa un lavoro che gli da tanta soddisfazione. In più si sta specializzando con le misure, vuole essere sempre più accurato.Ha già fatto sapere che appena esce dal carcere va a Montecitorio a misurare le orecchie a Berlusconi.

1 commento:

  1. ma come cavolo ti vengono in mente tutti questi racconti Frank? una eruzione continua di situazioni grottesche e divertenti.
    Il tuo vulcano in questo caso non deve spegnersi mai.
    Manu

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