"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi... " Eliot Rosewater

martedì 22 febbraio 2011

UNA SORPRESA INASPETTATA


Stupore, è questa la prima parola che mi viene in mente se ripenso allo spettacolo al quale la piazza del Duomo ha assistito inerme e esterrefatta. Questa piazza centenaria, dall’alto del suo splendore ha vissuto in prima persona molte manifestazioni, tutte particolari per cause e scopi altrettanto nobili ma, la manifestazione di ieri credo le abbia dato molto da pensare.

Ero appena uscita dalla metropolitana e l’aria di Milano ha accolto le mie narici con il suo tipico odore di smog e pioggia ma, nonostante tutto si capiva che c’era qualcosa di diverso nell’atmosfera, un profumo nuovo che con la sua dolce nota si distingueva dall’ammasso di altri aromi nell’aria.

Mi immersi nella folla, era domenica 20 Febbraio, mentre centinaia di persone erano intente a consumare il loro frugale pasto all’interno dello spizzico altri cittadini altrettanto impegnati stavamo facendo sentire la loro voce. Erano 26, tutti agghindati con vestiti e cappelli variopinti, tutti pensavano che fossero una banda circense in cerca di nuovi adepti da reclutare. Un particolare li accomunava tutti: un bellissimo naso tricolore spiccava al centro dei loro volti, donne o uomini che fossero. Ero molto incuriosita da questo gruppo di persone all’apparenza eccentriche, quindi decisi di pendere coraggio e chiedere ad un individuo che cosa stessero facendo. La risposta fu più chiara di una giornata di sole in pieno Agosto:

Piano piano molte altre persone si riunirono intorno al gruppo di cittadini e si misero ad ascoltare le poesie e le canzoni che questa strana combriccola aveva da offrire a tutti noi ascoltatori. Parole di Pier Paolo Pasolini, di Gianni Rodari, di Francesco Guccini, e passi della Costituzione venivano narrati con fervore e passione da questi Nasi Tricolore.

Andavano in giro con la loro creatività e allegria contagiando con le loro sfumature variopinte anche il più grigio dei cieli. Decisi di unirmi a loro in questo spettacolino molto educativo.

Facemmo diverse scenette davanti al nostro pubblico di passanti frettolosi, recitavamo e facevamo satira sul parlamento, sullo stato dormiente dell’Italia. Infine decisi di porre qualche domanda a colui che mi sembrava il capo dei leoni del branco.

Intervista:

Com’è nata questa idea??

"E’ un’iniziativa di liberi cittadini, siamo per la maggior parte attori, ci siamo ritrovati su facebook e abbiamo deciso di incontrarci, l’incontro doveva avvenire domenica scorsa, ma come ben sappiamo c’era la giornata di manifestazione delle donne e non abbiamo voluto fare passare la cosa in secondo piano."

Come vi chiamate e perché avete deciso di fare questa manifestazione?

" Ci chiamiamo i Nasi Tricolore ed è un attacco per reagire allo stato di sonnolenza che ha colpito l’Italia. È una rivoluzione culturale per reagire all’insulto dell’intelligenza, perché questo non è solo un problema di classe politica ma sociale!"

Cosa ne pensa dei mass media?

"Penso che sia difficile farsi un’idea al giorno d’oggi perché non c’è più trasparenza, non c’è più il fatto al centro dell’argomento. Si dicono troppe cose diverse e confuse."

Questo è quello che pensavano questi cittadini attivi, mi si è rasserenato il cuore vedendo che c’è gente disposta magari a fare la figura del Clown per i propri ideali. Posso dire di avere ritrovato la speranza nel fondo del labirinto del Minotauro nel quale l’avevo persa.
DA: Il quotidiano in classe Sahmian

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