Siamo partiti dalla valle che era quasi l'alba. L'aria era fredda, ma il cielo era sereno, poche ore ancora e il caldo si sarebbe fatto sentire.I tedeschi sbuffavano,arrancavano sulla strada sterrata, non erano abituati a quelle salite, si asciugabano la fronte. Io li guardavo e sorridevo, vederete tra un po come si suda, pensavo.Il comandante delle SS invece aveva il passo svelto, si capiva che era un uomo di montagna. Era un ragazzo, non avrà avuto più di trent'anni, lo sguardo gentile. Si è avvicinato e mi ha chiesto ancora una volta se fossi certo dell'informazione. Ho detto si, sicuro, sono lì sopra.
A pochi chilometri dal paese siamo passati davanti alla casa di Luigi, il vecchio farmacista del paese. Era lì sulla porta, mi ha guardato come fossi un cane e mi ha chiesto casa stavo facendo, dove li portavo. Vai dentro casa, vai dentro casa per favore, ho risposto.
Non si è mosso da lì, mi ha fissato e mi sono sentito il suo sguardo sulla nuca sino a che non siamo spariti dietro la curva.
Siamo arrivati a Sant'Antonio che era mattina presto, i tedeschi hanno circondato il paese, senza fare rumore. Io ho appoggiato il fucile ad un albero e ho detto che mi fermavo li. Il Capitano mi ha puntato la pistola contro e ha detto, no, tu vieni con noi.
Nel paese mi avevano detto si nascondevano non più di dodici , tredici partigiani. Ma i tedeschi non li hanno trovati. Erano andati via, fuggiti nei boschi. Nel paese solo donne, bambini e anziani. Li hanno uccisi tutti. Li rastrellavano, li chiudevano nelle stalle e poi li facevano saltare con le bombe a mano. Giravano casa per casa e sparavano. Mi girava la testa, sono entrato nel fienile dell'Umberto, il muratore, quello che mi aveva messo a posto il tetto l'anno prima. Era lì, con le mani alzate e io gli ho sparato. E finito sulla catasta di legno, poi è scivolato giù e non si è più mosso. Il Capitano era dietro di me, mi ha detto bravo, adesso finisci il lavoro. Ho detto si, va bene, e ho dato fuoco a tutto.
..lettura consigliata: "L'ombra nera del fascismo" di Gianni Oliva.
RispondiEliminaCome già detto, mi piace davvero molto. Insisto, se posso: prova ad allungarlo, perché incuriosisce davvero tanto.
RispondiElimina''notte a sab severo'' di cisco e la casa nel vento''
RispondiEliminaE alla propaganda esaltata
Che assicurava grandezza
Dove grandezza non c'era.
Ma i tedeschi che sparavano
E gridando distruggevano
E le donne che imploravano
I bambini che piangevano
E le case che bruciavano
Ed i fuochi divampavano
E le donne che imploravano
I bambini che piangevano.
Noi, saremo soli
A portare la croce e la storia
Noi, saremo soli
Contro uomini senza memoria.
La guerra rende leciti gli istinti peggiori dell'uomo e le azioni più vili
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