IL VIAGGIO
"…..Viaggio verso qualche cosa che è già dentro di noi,
dentro gli sguardi e dentro le parole, siamo passeggeri per non so ancora dove…"
Mi piaceva viaggiare.
Non viaggiare per il mondo,
ma viaggiare con gli occhi.
I miei, attraverso quelli di lei.
I suoi occhi erano la frontiera della mia immaginazione.
Tutte le volte che la amavo la guardavo così intensamente
che sembrava quasi che le parlassi.
Era il mio modo di comunicare mentre facevo l'amore.
Quando i nostri corpi si sfioravano,le nostre dita si intrecciavano,i respiri si mischiavano ed i nostri sguardi si incontravano cominciava il viaggio.
Dapprima lento,poi sempre più veloce.
Mi immaginavo lanciato in un tunnel infuocato che ad ogni nostro sussulto cambiava colore passando dal giallo all'arancione, fino al rosso.
Cercavo di visualizzare i sospiri, i versi,i rantoli,le grida e la gioia frutto del nostro d'amore .
Vedevo scorrere le diapositive dei nostri incontri,dei nostri momenti più intimi, del tempo che passavamo insieme.
Vedevo scorrere le diapositive dei nostri incontri,dei nostri momenti più intimi, del tempo che passavamo insieme.
Vedevo scorrere da un finestrino prati fioriti,rumorosi torrenti,raggi di sole e nuvole gonfie d'acqua.
L'affanno del mio respiro, pesante e veloce, mi trasmetteva odori che il mio olfatto immaginario conosceva bene.
Odore di terra nuova,di pioggia in arrivo….
Poi il mio viaggio rallentava ,forse per decidere quale direzione prendere .
Una piccola pausa e..
Una piccola pausa e..
..un tuffo via di nuovo, VELOCE VELOCE VELOCE;
giù attraverso un tubo nel quale riconoscevo la voce di lei che mi sussurrava che mi amava:
quelle due parole:" TI AMO" ripetute più volte,venivano sospinte verso l'alto da u forte vento fino a che queste non trovavano la loro naturale via d'uscita .
A quel punto nulla più era controllabile.
Mi abbandonavo al destino di un caos di sensi e io mi confondevo in un vortice che univa i nostri corpi.
Mi confondevo ..in felicità,in amore.
Mi abbandonavo al destino di un caos di sensi e io mi confondevo in un vortice che univa i nostri corpi.
Mi confondevo ..in felicità,in amore.
Ero arrivato a destinazione.
Tutto era calmo intorno a me;solo una tambureggiante sequenza di piccole,continue scosse mi teneva in all'erta.
TU TUM ..TU TUM.. TU TUM…TU TUM… TU TUM..
Quel palloncino dalla forma irregolare che ritmicamente si gonfiava e si sgonfiava mi invitava, tutte le volte,ad avvicinarmi:" Bentornato,tutto bene?"
Non rispondevo mai.
Col fiato grosso lo osservavo,vi giravo attorno e giungevo sempre alla stessa conclusione.
" E' da qui che arriva,nasce tutto da qui.Quel fiume di amore che sento arrivare me lo regali tu" pensavo.
Non parlo enon mi muovo ,ma osservo, penso.
Il tempo ha firmato la mia età e me ne ha contati di viaggi ma lei,lei è qui, di fronte a me.
I suoi occhi sono ancora la frontiera della mia immaginazione .
La guardo così intensamente che sembra che le parli.
E' ancora un bel viaggio ,anche se solo di emozioni e ricordi.
Però è veloce,come una volta.
TU TUM..TU TUM..TU TUM.. TU TUM..
"Sei sempre tu che mi regali quel fiume d'amore che,ANCORA, sento arrivare."
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