"Mi trovo in quel particolare stato d'animo che, in genere, una moglie non lascia mai passare impunemente e che la porta a domandarti: "Ma cos'hai?", attendendo una risposta carica di significati. Tu non hai niente di particolare, ti girano solo un po' le palle. Lei però non è disposta ad accettare un fenomeno che non riesce a decodificare e che, soprattutto, non può ricondurre a se stessa, quindi s'intestardisce. Il sottotesto della sua domanda, che nessuna moglie confesserà mai spontaneamente, consiste nell'insinuare che il tuo malessere derivi dal fatto che ce l'hai con lei.
E ce l'hai con lei perchè non l'ami abbastanza.
Non l'ami come dovresti, come meriterebbe, e incosciamente lo senti. Ecco perchè sei inquieto.
A quel punto , tu cominci veramente ad avercela con lei, sei irritato dall'insistenza e dalla deliziosa, insopportabile dietrologia delle donne.
Sarebbe bastato lasciarti stare un'oretta a sbollire il momentaneo fastidio. le rispondi bruscamente. Sei caduto nella sua trappola, le hai dato finalmente l'occasione di dirti: "Lo vedi? Mi tratti male. Ce l'hai con me".
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