MYSTIC RIVER
Dalla ciclabile ,sull'argine,si poteva godere la vista della campagna attorno e,se non coperto dalla vegetazione, lo scorrere del "grande fiume".
Per raggiungerne le rive si poteva scendere per una delle polverose stradine che portavano a delle piccole spiagge dove ci si poteva sdraiare al sole, o mettersi a pescare.
Spesso queste stradine erano segnalate da cartelli con una scritta nera su sfondo giallo:" FIUME".
"Andiamo giù, dai, giriamo di qua" la esortò lui.
Lei lo guardò con lo sguardo compiacente di certe occasioni....
I due pedalarono verso la riva.
Cento metri di terra e sabbia che li costrinsero a spingere le biciclette fino a che raggiunsero un posto dove sistemarle.
Diciannove rintocchi di campana segnarono il momento della giornata.
Il giorno dopo le due biciclette erano ancora lì,vicino al fiume.....
(CHE FINE AVRA' FATTO LA COPPIA ....? )
Io voto per l'happy end: i due hanno passato la notte in qualche capanno dei pescatori e......
RispondiEliminaBravo Ivan! Bravo anche per aver parlato del "grande fiume"...
Flavia
non saprei...ma le bici sparirono a breve! :-)
RispondiEliminaFra
No... il serial killer ha finalmente appagato la sua sete di sangue, i corpi li ha trascinati sulla piccola barca e li ha portati dall'altra parte del fiume, dove c'è la radura che i cacciatori usano per cacciare le anatre, l'endorfina che ha iniettato ai due ragazzi fa si che siano inermi per almeno dieci ore, ha così tutto il tempo per fare ciò che vuole dei loro corpi. Le due bici le prenderà durante la notte, ci sarà la luna piena, riuscirà così a gettarle nei fondali nel punto più profondo della radura.
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