L'uomo si sistemò
il nodo della cravatta e si avvicinò al bancarella del pesce.
Osservò la donna dietro in banco afferrare il coltellaccio e
con un colpo secco recidere la testa all'orata, quindi con rapidi
gesti sviscerare il pesce, arrotorarlo in un foglio di carta oleata e
porgerlo alla cliente dinanzi a lei. La cliente ringraziò e si
allontanò, trascinando il carellino della spesa.
La donna si accorse
della presenza dell'uomo. Le guance avvamparono. Si pulì le
mani sporche di sangue sul grembiule. Erano soli.
“ti ho pensato,
questa notte” disse l'uomo.
“Non dovrebbe dire
queste cose, se la sentisse qualcuno?” rispose la donna. Era
piccola e rotondetta, con delle braccia tozze, il viso segnato in
modo non benevolo dal tempo. Lui pareva un fotomodello, uno di quei
divi da fotoromanzo che leggeva sempre da ragazzina.
“Ti ho baciato per
tutto il tempo, infilavo le mani nei tuoi capelli, poi scendevano su
tutto il tuo corpo” disse l'uomo.
“Se
la sentisse mio marito, sarebbero guai seri” sussurrò lei,
sperando che il marito non tornasse proprio ora dalle sue
commissioni. Una coppia di giovani si avvicinò
al banco, commentando divertiti una enorme testa di pesce spada
poggiata in bella mostra sul bancone.
“Ha bisogno di
qualche cosa?” Chiese la donna all'uomo, con un tono leggermente
più alto del dovuto. Lui indicò un bell'esemplare di
branzino, con le branchie di un colore rosso brillante, e la pelle
dorata.
“Voglio quello. Me
lo può pulire?” chiese con gentilezza.
I due giovani
guardarono interessati la donna prendere il branzino. Un colpo secco
di coltello e la testa del pesce volò fuori dal bancone, quasi
sui piedi della ragazza, che emise un grido divertito, saltellando
all'indietro. I due ragazzi si strinsero tra loro, e ridendo si
allontanarono.
Le dita esperte
della donna estrassero dal pesce le interiora. Alzò gli occhi
per incrociarli con quelli dell'uomo.
“Sei bellissima”
disse lui
“Non è
vero” Rispose lei
“Per me, si”
disse l'uomo, quindi si sporse leggermente sul banco.“Dimmi che un
giorno uscirai con me, dammi una speranza” disse. Lei fu invasa dal
suo profumo,
una fragranza fresca ed elegante, una cosa di classe, non certo come
il Denim che suo marito si versava addosso tutte le mattine.
“Mio marito è
geloso, non posso andare da nessuna parte senza di lui”
“Ho tempo, posso
aspettare” Disse l'uomo. Un vecchietto si avvicinò al banco.
“Quanto costano le
cozze?” chiese, quasi urlando.
“Un attimo, sto
servendo il signore” rispose la donna, sperando che il vecchietto
se ne andasse, ma quello non si mosse di un millimetro, e rimase in
attesa. La donna sbuffò. L'uomo sorrise gentile.
“Mi darebbe anche
tre di quelli?” chiese, indicandogli tre gamberoni argentini.
“Certo” Rispose
la donna, quasi piangendo. Infilò i gamberoni e il branzino in
una busta e la porse all'uomo. Lui, approfittando di una distrazione
del vecchietto, accarezzò veloce il polso della donna. Lei si
portò una mano al petto, e quasi svenne per l'emozione.
“Cosa le devo?”
Chiese l'uomo.
“Vai” sussurrò
la donna. L'uomo la guardò dritto negli occhi, lanciandole
messaggi che la fecero avvampare tutta.
“Mi dice quanto
costano le cozze?” Chiese il vecchietto.
“E ora arrivo! Un
po di pazienza!”disse la donna, quindi, di malavoglia, si voltò
verso il cliente.
L'uomo si allontanò
a passi svelti. Si voltò un paio di volte, osservò la
donna intenta a servire il vecchietto, andò avanti sino a
quando si accertò di non essere più visibile. Aprì
la borsetta e osservò il pesce, immaginandosi come cucinarlo e
con quale vino accompagnare il piatto. Sorrise soddisfatto.
Riprese a camminare, sino a che non si fermò a pochi metri da
una bancarella di frutta e verdura. La proprietaria stava sistemando
una pigna di mele renette, ma pensava ad altro, a quel signore bello
e cortese così perdutamente infatuato di lei.
L'uomo fece la lista
mentale di quello che gli serviva, si sistemò il nodo della
cravatta e si avvicinò.
La donna alzò
lo sguardo, lo vide, e per un attimo le mancò il fiato