Eccolo lì, stanco, spossato, giungere finalmente a casa dopo una dura giornata di lavoro, in compagnia di farabutti e leccaculo. Lui lo sa, e anche quelli lo sanno, ma così funziona e così funzionerà. Passa davanti ad uno specchio, si guarda e si trova bello. Non carino, bello. Sorride a se stesso e va a farsi una doccia.
La serata non è finita, non vuole che il tempo abbia il sopravvento su di lui, nè la stanchezza. Vuole piegare la sua età alle sue esigenze, e in qualche modo ci riesce.
Eccolo, l'anfitrione, una parola carina per tutte quelle ragazze, un sorriso. Le ha comprate, ma ora non se ne ricorda, ora lui non lo sa più.Sono quì per lui, perchè lui è gentile, e cortese, è bello.
Immaginate l'uomo, ora, seduto su un divanetto, insieme ai suoi amici, gente come Lelle Mora, Emilio Fede, Carlo Rossella. Uomini che ridono alle sue battute, che applaudono persino. Sono lì, quegli anziani, , a fissare giovani ragazze attorcigliarsi ad un palo vestite da poliziotte, infermiere, in un sotterraneo poco illuminato,
toccando e facendosi toccare, rossi in viso, sudati..
Casa sua, si dirà, può fare quello che vuole.
Una media di tre festini a settimana.
Immaginatelo la mattina guardarsi allo specchio. Quell'immagine non gli piace. Percorre con un dito le rughe che gli solcano la fornte.I capelli dovrebbero essere bianchi, non avere quel colore finto, lucente. E poi quelle quelle orecchie enormi. Il telefono squilla, gente che gli chiede soldi, prestiti, favori. E lui, stanco, a fingersi allegro, a raccontare barzellette, a dover sopportare un'altra giornata di lavoro stressante, impegni, convegni, riunioni.
Immaginatelo a dormire, spossato, in una poltrona scomoda mentre un relatore noioso parla sul palco.
Dorme.
Quell'uomo è malato. Lo sanno tutti.
I servi lo assecondano, sanno che sta per crollare, ma lo sostengono perchè è da li che traggono i loro profitti, le loro convenienze. Lo tengono in piedi perchè cosa farebbero altrimenti? dove andrebbero? chi si ricorderà mai di una Santanchè, di un Bondi, di quella ciurma di incompetenti pronti per essere dimenticati?
Che tristezza vederli discutere di politica, questi miseri, fingendo di non sapere che è tutta una pantomina, una comica finale.
Tutti sanno.
Lui no. Lui è come la Franzoni, non ci crede, dimentica, cancella. Scorda quello che fa, quello che dice. Le prove sono li, inconfutabili, ma lui non le vede. E' malato. Un uomo solo. Lui non sa quello che fa.
Ma voi?
Voi che lo assecondate, lo scusate, che siete pronti a rivotarlo, che lo guardate apparire in televisione, plastificato, che lo sentite inveire senza farsi fare una domanda, che dite che tanto gli altri sono uguali,
che meglio lui che i comunisti, che fingete di non sapere! Che scusate, e scusate, e scusate...
Voi che scusa avete?
Oddio ho la pelle d'oca
RispondiEliminane voglioancora!!!!
RispondiEliminaInteressante e veritiero
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