Sono un bocconcino prelibato dice Silvio di sé stesso, e certo gallina vecchia fa buon brodo, specie se farcita di soldi e farfalline di latta.
Si crede un seduttore irresistibile, il maschio latino per eccellenza, un Buzzanca potenziato dal pisello robotico a lubrificante minerale, un toro da monta in grado di citare Prévert in lingua originale, ma all'indietro, intanto che marchia in profondità una giovenca e suona al pianoforte un romantico pezzo di Aznavour. E' dall'alto di questa superiorità, che distribuisce consigli benevoli sulla lavorazione della patata persino a Rocco Siffredi, che sfotte Hefner, che quello, dice di lui Silvio, è sempre in pigiama ma di passera non capisce mica, la cerca fra i peli sotto l'ala.
Ai consessi internazionali gli altri leader vanno con vasto seguito di segretari e portaborse oberati da pile di relazioni e documenti, lui no, lui scivola leggero, sorriso e sguardo assassino, incastrati nell'ascella malloppi di riviste sexy e gossipare da lui stesso pubblicate. Appena seduto già le squaderna sul tavolo e per venti minuti, ignaro di quello che accade intorno, febbrile con il pennarellone rosso segna le foto di quelle che si è trombato, in pratica tutte, scrive il voto e qualche breve commento, tipo belle chiappe chiare, fica sugosa, urla da urlo, caverna profonda, vicolo stretto. Quindi le fa girare fra gli altri, intanto costringe i traduttori simultanei ad acrobazie verbali per rendere con efficacia le sue accurate descrizioni degli aspetti più oscuri e misteriosi della faccenda, mai abbastanza eviscerata da migliaia di generazioni maschili. A dire il vero le traduzioni sono inutili, non ce n'è affatto bisogno, i grandi della terra capiscono tutto benissimo per via del largo gesticolare esplicito. Quando per esempio Silvio muove il braccio con il pugno chiuso avanti e indietro, quelli non pensano che stia parlando delle assai scorrevoli marce della sua audi. E quando porta le mani davanti alla bocca, le palme in fuori, come a tenere ben aperto qualcosa, e intanto caccia la lingua e l'agita frenetica come una trota all'amo, capiscono benissimo che non si tratta di un suo metodo brevettato per leccare tutto, proprio tutto, il gelato dal fondo della coppetta.
Quando è a casa, in qualsiasi sia in quel momento, ha vita facile, lo accontentano sempre, i leccaculo e le signorine sempre discinte, che fanno a gara per stringersi a lui e per essere i primi a dire sì, che litigano per accomodarsi sulle sue graziose ginocchia. E quando è il momento di coricarsi finisce sempre in rissa, urla, morsi, tirate di capelli, oscenità varie da raggelare l'aria, lancio di oggetti pesanti. Per fortuna in giardino è sempre pronto il reparto dei carabinieri in tenuta antisommossa e lacrimogeni.
Poi a letto, certo, la cosa dura poco, quelle lo sanno come è fatto Silvio, dopo due botte dicono che sono distrutte, che non sono abituate ad un simile maschio, a quel gagliardo trivellare, che non pensavano potesse esistere una cosa del genere, che non gli era mai successo di sentirsi così soddisfatte e pienamente femmine, che la parola orgasmo ora ha per loro acquistato un nuovo significato, che come donne sono rinate, che vogliono scrivere un paio di libri su questa esperienza mistica e poi cederne i diritti cinematografici, che sono innamorate perse di lui, intanto sbadigliano e gettano un occhio dentro la busta già pronta sotto il cuscino, si girano dall'altra parte e fingono di russare. Game over.
Silvio è uno smargiasso fanfarone senza vergogna, bugiardo fino all'osso, lo sappiamo, ma a noi piace così, per questo ce lo teniamo stretto e gli vogliamo bene come ad un vecchio zio un po' rincoglionito che le spara grosse. E lo teniamo d'occhio, che i servizi segreti di mezzo mondo ce lo vogliono portare via ingolositi dalla sua smisurata statura di statista. Lo difendiamo da quei brutti magistrati rossi, e siamo contenti se si fa qualche leggina a suo uso e consumo, che il suo bene è il nostro bene, quello che è giusto per lui è giusto per il paese.
Ma poi ditemi, se pazziarella un po', se alla sera beve qualche crodino, mangia due salatini smilzi e dietetici in incontri eleganti con persone per bene, che male fa? Si fumasse pure qualche canna se gli va, è a casa sua giusto? Ed è normale che gli piacciano le ragazze giovani e belle, a chi è che piacciono vecchie e racchie? Meglio infoiato che frocio, giusto? O lo preferireste con l'orecchino ed un filo di rossetto?
Secondo me è solo gelosia perché lui è primo in tutto quello che fa'. Ma avete torto, ad invidiarlo vi sbagliate, lavora tutto il santo giorno, fa una vita di merda circondato da gente come Lupi e La Russa che masticano aglio per tutto il tempo ma mai una mentina, che non tirano la catena del cesso, che poi tocca a lui fare il giro per sistemare le cose per benino. E ci sono i leghisti, rozzi, che lo strattonano per la giacchetta, i comunisti chic, infidi e viscidi, che d'accordo con i giornali in mano ai poteri forti fabbricano il fango e glielo sbattono in faccia a palettate grosse. Per forza Silvio ha bisogno di sfogarsi, di allentare un po' il nodo della cravatta e lasciarsi andare. E' normale che uno che fa una vita così alla sera voglia circondarsi di belle ragazze per dei giochi innocenti, che male c'è? Dovrebbe giocare a monopoli con mia moglie?